Progetto “Sportissimamente: Sport & Autismo “

In seguito ad accordi presi tra l’associazione LatinAutismo e l’associazione sportiva “Rugby Club Latina”, lo scorso mese di ottobre 2019 è partita la prima esperienza con il rugby per i nostri ragazzi. L’obiettivo del progetto è offrire ai ragazzi con disturbo dello spettro autistico la possibilità di confrontarsi con una pratica sportiva insieme ad altri coetanei. Attraverso la proposta dell’attività sportiva mirata che tenga conto delle competenze, dei bisogni e delle esigenze individuali di ogni ragazzo, si vuole costruire uno spazio di tempo che possa contribuire a sviluppare le capacità di autonomia, socializzazione e integrazione in un contesto e con persone del tutto nuovi. Questo primo progetto, che si spera faccia da apripista per gli anni a venire, è partito con alcuni bambini che frequenteranno la struttura sportiva due volte a settimana per un’ora circa accompagnati e seguiti dall'educatore Dott. Simone Marrocco  per conto dell’associazione LatinAutismo e dai coach  del Rugby Club Latina.

L’esperienza

Dal mese di ottobre i nostri ragazzi sono entrati a far parte del gruppo under 6 e under 8 del rugby club Latina allenandosi con gli altri bambini. I primi allenamenti sono serviti per far ambientare i nostri bimbi all'ambiente nuovo e ai nuovi amici. Gli allenamenti si svolgono direttamente sul campo e questo, specialmente all'inizio, è stato un ostacolo da superare, infatti, i nostri bambini erano infastiditi dal vento, dalla pioggia, dall'erba bagnata , dai vestiti e dalle scarpe bagnate ecc… ma piano piano, lavorando insieme e motivandoli con il gioco e con la compagnia degli altri bimbi siamo riusciti a superare queste piccole difficoltà. Ormai i nostri bimbi si sporcano , si bagnano e addirittura si rotolano sull'erba bagnata divertendosi!!  Gli allenamenti sono divisi in due parti. Una parte più ludica in cui i bambini svolgono piccole attività semi strutturate tutti insieme spesso con giochi in cui bisogna muoversi all'unisono dandosi le mani con i compagni e questo facilita lo svolgimento stesso del gioco ai nostri bimbi  e, inoltre, li aiuta molto a sentirsi parte del gruppo. Nella seconda parte dell’allenamento, invece, i bambini vengono divisi per piccoli gruppi e devono eseguire dei percorsi strutturati composti da differenti esercizi in sequenza. Questa attività ci ha permesso anche  di lavorare sul  rispettare il proprio turno in piccole file. I progressi iniziano a notarsi anche nell'apprendimento e nella riuscita degli esercizi proposti dai coach, infatti, i nostri ragazzi iniziano a “far propri” alcuni movimenti che all'inizio non conoscevano, come il camminare a ginocchia alte, la camminata calciata, il fare piccoli saltelli a gambe unite e, come già detto in precedenza, il rotolarsi su un lato. Questi esercizi spesso vengono riproposti individualmente ai nostri bimbi dall'educatore nei cosiddetti “tempi morti”, con il duplice scopo di evitare situazioni di confusione e di allenare in modo ripetitivo alcuni movimenti che risultano essere di più difficile comprensione e attuazione. Anche il livello di coordinazione è migliorato, in quanto spesso questi movimenti sono eseguiti con la palla ovale in mano.

In conclusione, possiamo affermare che questa esperienza si sta dimostrando estremamente positiva sia a livello relazionale che a livello più strettamente fisico e di coordinazione visuo-spaziale.